lunedì 9 novembre 2015

LA TOP 11 DEL MONDIALE U17 2015



Non è stato facile stilare una top 11 di questo mondiale under 17 appena conclusasi, sicuramente ci saranno state rinunce eccellenti, qualche buon elemento che abbiamo dovuto scartare, sicuro mancano quelli delle nazionali che all'inizio venivano accreditate come favorite, vedi Germania, Brasile, Francia, e la deludentissima Argentina uscita subito ai gironi

 
SEMPER (CROAZIA) - Nonostante la Croazia si sia fermata ai quarti, il suo portiere è da inserire tra i top della competizione, grandi parate, ma sopratutto grande carisma, quello che contraddistingue quelli della loro terra, dopo Rajkovic nella Serbia U20, un'altro estremo difensore della vecchia Jugoslavia si affaccerà nell'elite del calcio tra un po di tempo
LAZARUS (NIGERIA) - Il terzino nigeriano è stato un treno per tutto il mondiale, un furetto instancabile abile anche in fase difensiva, non ha la tecnica di un Maicon, o un Daniel Alves di turno, ma è imprendibile quando è palla al piede
TATAEV (RUSSIA) - Nonostante la Russia sia uscita molto presto, il difensore del Krasnodar (ottimo scuola russa) si è dimostrato un centrale moderno, capace di impostare, ma anche di chiudere tutti i varchi da una parte e dall'altra
DANTE (MALI) - Il capitano del Mali è stato l'anima della sua nazionale, il leader in assoluto, ha mostrato forza fisica pazzesca, velocità nei recuperi impressionante, ed anche segnare gol da fuori area. Una colonna vera e propria, nella finale persa è stato l'ultimo ad arrendersi
ESTUPIVAN (ECUADOR) - Il laterale sinistro dell'Ecuador si è confermato dopo il Sub 17, freddo, freddissimo dal dischetto nelle due occasioni in cui ha tirato, nel suo ruolo se la giocavano lui, Chato e Borna Sosa, abbiamo scelto lui perchè ha dimostrato di essere il più completo: energico e reattivo in fase difensiva, portentoso e preciso nei cross in fase offensiva
KOITA (MALI) - Il più piccolo dei suoi compagni, sia d'età che di statura, col suo sinistro ha fatto male per due volte, partito in sordina, si è guadagnato di entrare nella top 11, mezz'ala che non butta via un pallone, elegante nel dialogare, la tecnica è da futuro top player
MORO (CROAZIA) - Aveva fatto vedere belle cose in Bulgaria nell'europeo di categoria, in questo mondiale ha dimostrato le sue deliziose qualità tecniche: trequartista con i fiocchi, doti da leadership, incredibilmente dinamico, pronto per il grande salto del calcio che conta senza dubbio
ALLENDE (CILE) - Il capitano dei padroni di casa, finchè è stata nella competizione, è stato l'idolo dei tifosi locali, un numero 10 dalle immense qualità tecniche, piccolo capace di resistere ai colossi avversari, mette la palla dove vuole lui, giocatore di una bellezza da vederlo incredibile
NWAKALI (NIGERIA) - Del numero 10 nigeriano si è visto fare di tutto: gol su punizione, recuperi in velocità, impostare la manovra, rifinire le azioni, un jolly che tutti vorrebbero avere, insieme a Osimhen è stato il valore aggiunto dei campioni del mondo
OSIMHEN (NIGERIA) - Nessuno come lui ha segnato di più nella competizione a livello assoluto, con 10 gol è stato il capocannoniere, ha praticamente segnati in ogni partita: fisico mostruoso, tecnica importante, lo si è visto segnare in tutti i modi. In Africa non vedevano un attaccante di razza dai tempi di Weah, il che è tutto dire
MALLE (MALI) - Nonostante in finale non abbia brillato, il resto della competizione è stato quello che ha fatto vedere dei lampi di classe di primo livello: tecnica straordianaria, controllo di palla sublime, e sopratutto ha giocato per la squadra, il suo piede mancino ha deliziato i palati degli spettatori e non solo

Di Antonio Cupparo


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