lunedì 18 agosto 2014

CONOSCIAMO MEGLIO SANTIAGO GENTILETTI, NUOVO RINFORZO DELLA LAZIO



Lo chiamano "El Chueco" stesso soprannome del leggendario pilota di automobilismo Juan Manuel Fangio, il che potrebbe essere di buon augurio per i tifosi della Lazio che si appresteranno a vedere Santiago Gentiletti con la maglia biancoceleste come probabile sarà. Veniamo nel dettaglio la carriera, e descrivere con più approfondimento chi è.
Nato a Godeken (Argentina) il 9 gennaio 1985 (85 anni dopo esatti come la stessa Lazio), di origine italiana come si vede dal cognome, ha iniziato a dare i primi calci nel Gimnasia La Plata dove dal 2003 ha iniziato la trafila nel settore giovanile, esordendo a 19 anni in Primera Division. Nel 2008 si trasferisce in Cile al Provincial Osorno collezionando solo 8 presenze e zero reti, e l'anno seguente passa al Club Deportivo O'Higgins giocando in totale 30 partite. Il 2010 vede il suo ritorno in Argentina andando ad indossare la maglia biancorossa dell'Argentinos Jrs, dove dopo poco segna la sua prima rete in assoluto nel match contro il Godoy Cruz. Nella stagione seguente arriva l'approdo nel vecchio continente precisamente in Francia al Brest, con la squadra della Bretagna rimedia poche presenze ma segna un gol contro il Montpellier siglando il 2-2 finale a due minuti dalla fine con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner deviando in porta beffando in uscita Jourden. L'avventura in Europa finisce subito, è ricomincia ancora in Argentina nel San Lorenzo che in fase di rivoluzione totale cerca di rialzarsi, e anche grazie a Gentiletti che ne diventa il leader incontrastato in difesa che riesce a vincere il Campeonato Apertura e in ultimo la Copa Libertadores: un suo gol contro il Cruzeiro ha spianato la strada nella finale contro il Nacional Asuncion. Molto amato dai suoi tifosi che hanno sempre apprezzato il suo carisma e la sua leadership dentro e fuori dal campo, adesso per Gentiletti è arrivata la seconda chiamata dall'Europa nella prestigiosa squadra della capitale la Lazio, che dopo De Vrij aspettava un innesto in difesa, dopo gli addii di Andre Dias e Biava, e per fare un paragone proprio a quest'ultimo Gentiletti può assomigliare, sopratutto nella tenacia e la forza che mette nei contrasti, e la scelta di tempo negli anticipi, da registrare purtroppo contro di lui una certa lentezza negli spostamenti, cosa che il suo nuovo allenatore Pioli non può non sottovalutare

Antonio Cupparo

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