Il calcio non è solo poesia, ma anche e soprattutto prosa. Così, in una
squadra vincente, non servono solo gli artisti ma anche gli operai. E
operaio è
PAWEL DAWIDOWICZ, diciottenne (20.05.1995) del Lechia Gdansk.
Mediano dal fisico imponente (1.88x79) che in questa stagione ha già
collezionato 18 presenze e 1 rete in Estraklasa, non è sicuramente bello
a vedersi ma sa essere incredibilmente efficace. Nonostante la corsa
sgraziata, con le sue lunghe leve è infatti un formidab
ile
ruba palloni in mezzo al campo, un interditore di acume tattico e
personalità sorprendenti in un ragazzo della sua età. Dal punto di vista
tecnico, poi, è molto meglio di quanto appaia a una prima occhiata.
Praticamente ambidestro, nel momento in cui conquista il pallone sa
gestirlo e difenderlo dagli attacchi degli avversari, facendo valere la
potenza atletica ed esibendo un dribbling insospettabile prima di
scaricare per i compagni con visione di gioco più che discreta.
Naturalmente non velocissimo sul breve ma potente in progressione, per
certi aspetti ricorda un gregario di lusso come lo sloveno Sreko
Katanec, rispetto al quale ha maggiore qualità in prospettiva. Molto
interessante.
Oltre a Dawidowicz, il Lechia Gdansk propone un’altra stellina
giovanissima: il coetaneo (12.04.1995)
PREZEMYASLAW FRANKOWSKI. Ma se il
primo è un mediano tutto sostanza, FRANKOWSKI appartiene alla categoria
degli artisti. Parliamo infatti di un destro naturale, di un brevilineo
fisicamente compatto (175x73), velocissimo e tecnico, in grado di
giostrare su entrambe le fasce. Bravissimo nel cercare e trovare il
cross dal fondo, nonostante la grande rapidità di gambe eccede rar
amente
nel dribbling fine a sé stesso, privilegiando la profondità e
preferendo esibire l’estro con tocchi di prima o filtranti per la
sovrapposizione degli esterni difensivi (in questo senso, la visione di
gioco e il timing nel passaggio che dimostra potrebbero consentirgli un
futuro da trequartista centrale, ma forse sarebbe un peccato spostarlo
dall’out). Un talento vero, che dopo essersi affacciato in prima squadra
già nel 2012/2013 (8 gare e 1 rete) in questa stagione sta trovando
continuità (19 presenze, 1 gol) e ha sicuramente ancora enormi margini
di miglioramento, particolarmente in fase realizzativa. Su di lui sono
già vigili alcuni club di Bundesliga, con il Wolfsburg che già nella
finestra invernale si è concretamente informato rispetto a un possibile
trasferimento in Germania. Le italiane? Per ora non pervenute.
Di Marcello Olivieri
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